MOZ-ART -SETTIMANA MOZARTIANA-
per il Corpo di Ballo del Teatro Marrucino di Chieti
Moz- ART -Spettacolo in un atto ideazione scenica e coreografie di Luigi LINARDI produzione : LulynART dal programma della Settimana Mozartiana IX edizione-Chieti 6-12 luglio 2008 Moz-ART è una performance dove la contemporaneità del genio della musica classica si identifica nell'essenza dell'essere contemporaneo; tra i gesti e le azioni del vivere il proprio tempo alla ricerca della "ragione" che sovrasta, chissà sul lume della creatività. Moz- è una frammentazione surreale "de l'air du temps"del compositore, -ART è, invece, la rappresentazione della realtà odierna. Il lavoro creativo non vuole raccontare storie o drammaturgie, ma cerca di stuzzicare l'immaginazione del fruitore attraverso il puro linguaggio visivo-corporeo... . L'arte diventa mezzo ampio di rappresentazione ed espressione, un gioco convulso che dipinge personaggi e persone catapultando tutti in luoghi e non luoghi, tra immagini e percezioni, tra il tempo e il divenire...
La coreografia creata per la settimana Mozartiana diventa per “ass. LulynART” un ampio mezzo di comunicazione socio-culturale per la divulgazione della danza d’autore, stimolo di approfondimento e sviluppo dell’arte e del mezzo artistico come: linguaggio visivo, corporeo, stilistico e coreografico.
La passione e il piacere di esprimere l’arte stessa come “ prodotto del vivere contemporaneo ” vede coinvolto Luigi Linardi nelle ampie vesti di esecutore di tutta la realizzazione della scatola scenica: dalle coreografie alla musica, dalle scenografia agli oggetti, dalle luci ai costumi.
Gli elementi di studio diventano parte integrante del lavoro; video, immagini, oggetti, rappresentano simbologie che ci inducono meglio a capire il pensiero coreografico, la coreografia , la filosofia della contemporaneità del vivere ed operare in questo “tempo”; il lavoro cerca di raccontarsi in maniera astratta senza mai abbandonare i filtri dell’ alta poeticità attraverso orizzonti creativi che riflettono lo specchio della realtà socio- contemporanea.
La costruzione coreografica non è solo un modo per tirare fuori il proprio io Junghiano, ma è l’atto in cui tutto prende anima e spiritualità per ogni aspetto e competenza della messa in scena. L’indagine scava nella profondità dell’idea, nell’ accuratezza stilistica, nel dettaglio scenico, il sapere intellettuale è carne dei corpi danzanti. Il vivere è il poter rappresentare …. coreografare è la magia del comunicare e la contemplazione del saper osservare. Questa è la “ filosofia” che diventa spettacolo.
